Le Temps du Vivant – Dénètem Touam Bona
Nizza, Villa Arson - 6 aprile 2023, ore 18.00
Il luogo definisce il diritto, l'uso e la posizione legittima, il modo e l'ordine in cui qualsiasi cosa dovrebbe essere collocata e utilizzata. Se il crocifisso sopra la cassettiera mi sembra storto, lo rimetto a destra; non lo rimetto a testa in giù, a meno che non voglia sfidare l'ordine del mondo... Se per "diavolo" intendiamo lo spirito di ribellione - quella forza che ci spinge a sfidare l'ordine del padre, l'ordine del padrone, l'ordine di Dio, l'ordine del capitale - può darsi che i coloni avessero ragione a vedere l'opera di Satana nei culti segreti dei "negri". Tutti gli indocili relegati nelle segrete della Storia rivivono in noi ogni volta che li invochiamo - scegliamo i nostri antenati - e rompiamo il continuum temporale per trovare tracce delle loro pratiche e concezioni. Walter Benjamin ci ricorda che "nulla di ciò che è accaduto una volta deve essere considerato perduto per la storia": non c'è gesto, non c'è azione, non c'è vita - per quanto miserabile possa sembrare l'autore - che non possa essere salvata da una storia, da una danza, da una canzone o da una barricata. Nei mondi afrodiasporici, prendersi cura dei morti - gli abitanti dell'inverso - è una celebrazione della vita, ma anche una forma di cura offensiva, perché gli spettri chiedono sempre giustizia, anche se ciò significa (ri)invertire l'ordine delle cose.